Abbattimenti di lupi e orsi in Trentino: il punto di Roberto Sobrero
Cosa dice la legge
Apprendo con sconcerto che la giunta della Provincia autonoma di Trento ha approvato il disegno di legge che stabilisce la possibilità decisionale da parte del governatore di catturare o uccidere i lupi ed orsi all'interno del suo territorio amministrativo¹.Ogni stato membro della UE deve approvare per ogni specie particolarmente protetta un Piano di Conservazione e Gestione, approvato dal Parlamento dello Stato Membro stesso, nonché dalla specifica Commissione Comunitaria.In questo senso mi preme sottolineare che l'Italia non ha ancora approvato in sede parlamentare il Piano di Conservazione e Gestione del Lupo.Visti quindi i suoi contenuti, ivi compreso l' Articolo 7 - "Deroghe al divieto di rimozione di lupi dall'ambiente naturale: presupposti, condizioni, limiti e criteri da applicare" -, appare del tutto prematuro ed assolutamente eccessivo prendere provvedimenti in merito.Ma soprattutto mi meraviglia il fatto che una Provincia Autonoma come quella di Trento non tenga minimamente in considerazione che la popolazione alpina di lupo è considerata sotto al limite soddisfacente di conservazione dal Piano di Conservazione e Gestione del Lupo e che pertanto non possa rientrare tra le popolazioni a cui è applicabile la deroga di cui all'articolo 7 dello stesso.È pur vero che la Legge Nazionale permette, in casi di grave pericolo per la pubblica incolumità, che vengano adottati tutti i sistemi necessari affinché il pericolo possa essere rimosso e venga pertanto garantita la sicurezza dei cittadini.Sulla base di questo contesto, tengo però a precisare che per quanto attiene la specie Canis Lupus Italicus, ad oggi non si registrano gli estremi per la dichiarazione ufficiale di grave pericolo per la pubblica incolumità.Infatti, nonostante il sempre crescente numero di notizie allarmistiche di millantati attacchi verso le persone, sempre e prontamente smontati da presupposti scientifici ed investigativi, non esistono negli ultimi 100 anni comprovati attacchi di lupo verso l'uomo nella nostra penisola.Malcostumi umani
Anche i sempre maggiori casi di avvistamenti di lupi all'interno di centri abitati non possono essere visti come una minaccia per la pubblica incolumità, ma piuttosto come una straordinaria capacità di adattamento di questo animale alle varie situazioni alimentari che si presentano nel nostro variegato mondo cittadino.Questa forzata umanizzazione della specie lupo, spesso indotta da malcostumi umani, tenderà in breve tempo ad alzare i conflitti tra chi è a favore del lupo e chi è contrario.Più che promuovere attività di contenimento (o peggio di eradicazione) della specie, occorrerebbe?esercitare una corretta informazione sia sulle caratteristiche comportamentali che etologiche ed ecologiche della specie
?correggere comportamenti inadeguati ed inadempienti degli esseri umani e delle loro attività produttive, come ad esempio lo scarso rispetto delle regole sullo smaltimento delle carcasse nell'attività venatoria e degli scarti nella ristorazione
?fornire adeguata formazione tecnica in merito alla prevenzione dei danni alle attività zootecniche
?normare adeguatamente su base pratica e tecnica l'uso di strumenti di prevenzione
?far sì che il turista (o il gitante) non si senta unico padrone di un mondo che non gli appartiene, ma del quale gode la bellezza grazie al duro lavoro di tante persone, pastori e boscaioli in primis.