Negli ultimi mesi abbiamo collaborato con
ENPA e abbiamo supportato le loro azioni nell’ambito del progetto “Nate Libere”. Lo scopo del progetto è proteggere le tartarughe caretta caretta e soprattutto i loro nidi sulle spiagge italiane. La maggior parte delle specie di tartarughe marine è a rischio estinzione a causa di riscaldamento globale, insediamenti umani, costante aumento del livello dei mari, bracconaggio e rifiuti di plastica. Per esempio, sai che un cambiamento della temperatura della sabbia può cambiare il sesso dei cuccioli? Questi problemi affliggono tutte le tartarughe marine, tanto più in Italia.
Partecipiamo a questa azione nel quadro del nostro progetto Humans&Wildlife, che mira a proteggere gli animali selvatici tramite la collaborazione con le organizzazioni che si occupano della loro protezione e soprattutto tramite la sensibilizzazione riguardo il ruolo fondamentale di tutti gli animali per la biodiversità.
ENPA è uno dei nostri partner più importanti poiché si è imposta come una delle più efficaci organizzazioni per la difesa degli animali in Italia. Nei mesi scorsi si sono dati molto da fare per le tartarughe e per questo ci fa piacere condividere con te alcune cifre che raccontano i risultati dei mesi estivi, i più cruciali per il progetto:
In totale 32 volontari ENPA hanno partecipato al progetto, con l’appoggio di tanti cittadini e sezioni locali di ENPA.
Hanno individuato 8 nidi e sono riusciti a metterne in sicurezza 7.
412 tartarughe sono nate nei siti monitorati dall’ENPA.
Più dell’80% delle uova si è schiuso con successo.
ENPA ha lanciato una
campagna di sensibilizzazione sulle tartarughe caretta caretta nelle scuole e sulle spiagge, fornendo materiale informativo e contribuendo all’entusiasmo che circonda il progetto. Inoltre hanno monitorato le spiagge salernitane e pugliesi della zona di Lèsina e raccolto i rifiuti di plastica, particolarmente pericolosi per le tartarughe.
Il progetto ha avuto un
riscontro positivo e incoraggiante dalle autorità, dal pubblico, dai turisti e dagli operatori turistici salernitani e pugliesi, come dimostra la continua richiesta di nuovo materiale informativo.
Nei 3 mesi estivi, il progetto ha anche
salvato una tartaruga adulta rimasta incastrata in una rete da pesca durante una sessione di monitoraggio di un nido della durata di 24 ore. La tartaruga è stata immediatamente portata al Centro Tartarughe Dohrn e, dopo la cura e i controlli necessari, è stata rilasciata ad Ascea, uno dei punti di nidificazione principali in Campania.
La strumentazione a energia solare che abbiamo donato a ENPA contribuisce al successo del progetto perché crea un ambiente di lavoro sicuro ed efficiente per i volontari, facilita le attività e permette una maggiore precisione nel monitoraggio dei nidi. Questi aiuti non sono solo efficienti e scientificamente avanzati, ma soprattutto ecologici e sostenibili.
Continueremo a supportare il progetto e siamo sicuri che questo continuerà a conseguire grandi risultati per le tartarughe. Se vuoi sapere di più sul progetto visita il sito web di
ENPA o il nostro se vuoi scoprire i progetti che rendi possibili acquistando il nostro cibo di alta qualità.
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