Non lo diremo mai abbastanza, adottare un animale vuol dire dargli una seconda chance. Ma è anche un grosso impegno finanziario ed emotivo. Non tutti sono in grado di impegnarsi in questo modo, ma magari possono farlo per un po' di tempo. Per questo esistono le famiglie affidatarie. Le famiglie affidatarie si occupano deglii animali bisognosi fornendo loro una posto dove stare finché non trovano un'adozione definitiva.
È un aiuto enorme per le associazioni, un'esperienza gratificante per la famiglia e un porto sicuro per l'animale. Ma prima di partecipare, è importante porsi certe domande:
Per diventare famiglia affidataria, bisogna farsi le domande giuste:
- Quanti animali posso accogliere? Una sola famiglia può certamente prendere a carico più di un animale, anche di specie diverse, a patto che l’intesa tra di loro funzioni e che ognuno possa avere lo spazio e l’attenzione necessari.
- Se ho già degli animali, andranno d’accordo con i nuovi arrivati? Avere già uno o più animali non è in nessun modo un problema per essere famiglia affidataria, piuttosto un vantaggio. Tuttavia, è importante metterlo ben in chiaro cosicché gli affidi siano adatti ai vostri pelosi.
- Quali sono le mie conoscenze in ambito di benessere e di comportamento degli animali? È importante conoscere i vostri punti di forza e i vostri punti deboli e che ne parliate con la vostra associazione o rifugio di riferimento. In questo modo, vi saranno affidati animali che possano adattarsi al vostro stile di vita e alle vostre possibilità. Attenzione: in questo caso non si tratta di un’adozione, quindi non scegliete l’animale che vi viene affidato. È l’associazione/rifugio che lo sceglie sulla base dei criteri da voi indicati.
- Quanto tempo dura normalmente un affido? La durata può variare da qualche settimana a svariati mesi, o anche di più a seconda dei casi. È importante che vi mettiate d’accordo con l’associazione/rifugio riguardo ai vostri periodi di disponibilità.
- Ho del tempo da dedicare agli animali che accolgo? Non basta avere una casa grande o un giardino per accogliere uno o più animali. Difatti, spesso questi animali spesso hanno dovuto avere a che fare con un sentimento di abbandono prima di arrivare da voi ed è fondamentale che questa sensazione non si ripeta. Per essere una buona famiglia affidataria vi serve del tempo e dell’energia da dedicare al vostro compagno e, soprattutto, molto amore da dare.
- Sono pronto/a a separarmi da un animale che ho accolto quando sarà adottato? Poiché il fine ultimo è l’adozione, questo momento è il completamento di un lungo processo e un’occasione di gioia. Tuttavia, può essere difficile salutare un animale col quale abbiamo creato un legame. Bisogna sempre tenere a mente che questo affido è temporaneo, di modo che voi e l’animale siate il più sereni possibile al momento dell’adozione.
- Quale animale ho la possibilità di accogliere? Anche se si parla più spesso di FA per cani, potete fare da FA anche per gatti, animali esotici, cavalli, animali da fattoria eccetera. Le necessità sono tante, se potete accogliere animali di più specie diverse, non esitate a farlo sapere.
Trovare l’associazione o il rifugio con cui collaborare
Innanzitutto, dovete prendere del tempo per informarvi sui rifugi e sulle associazioni di difesa degli animali che si trovano nella vostra zona. Potete cercare su internet, parlarne ai vostri conoscenti e infine parlare direttamente alle persone dell’associazione che avrete scelto.
Se l’incontro va bene e decidete di collaborare, chiedete all’associazione/rifugio di essere messi in contatto con una o più delle famiglie affidatarie con cui lavorano. In questo modo potrete fare tutte le vostre domande e assicurarvi un buon bagaglio di esperienza prima di cominciare.
Quando parlate con l’associazione/rifugio, cercate sempre di avere un interlocutore privilegiato. Questa persona dev’essere il vostro contatto di riferimento e dovete poterla contattare in qualsiasi momento. Questo rapporto di fiducia è essenziale per una buona collaborazione.
Definite con precisione sin dall’inizio quali spese saranno a carico vostro e quali a carico dell’associazione. Non bisogna confondere pensione e FA. Infatti, le FA non sono pagate; funzionano esclusivamente su base volontaria. In ogni caso, i costi legati all’accoglienza degli animali possono variare a seconda dell’organismo col quale collaborate. Nella maggior parte dei casi, le spese veterinarie dell’animale sono a carico dell’associazione.
Per il cibo dipende: alcune associazioni non hanno i mezzi per pagare la pappa a tutti i loro animali in famiglie affidatarie alcune partecipano alla spesa di tanto in tanto, a seconda della riuscita o meno delle loro collette alimentari, altre ancora si impegnano a coprire tutte le spese. La cosa più importante qui è che siate informati sul metodo dell’associazione a cui vi rivolgete prima di cominciare la collaborazione.
I vantaggi
Per voi:
- Partecipate attivamente alla protezione degli animali abbandonati.
- Potete aiutare più animali, insieme o uno per volta.
- Grazie a voi il cane vivrà la riabilitazione in maniera più serena.
- Nel caso vi scioglieste per uno dei vostri piccoli ospiti e ce ne siano le condizioni, potrete anche adottarlo!
Per il rifugio/ l’associazione:
- Il sistema FA permette di svuotare i rifugi, così da poter accogliere più animali bisognosi.
- A volte le famiglie affidatarie sono cruciali per gli affidi brevi, come in caso di procedimento giudiziario.
- Permette di conoscere meglio il carattere dell’animale così da rendere più mirate le adozioni.
- Rassicura gli adottanti sapere che l’animale ha già vissuto in una casa, rendendo più probabile l’adozione.
- Riduce le spese delle associazioni permettendo così di accogliere altri animali.
Per l’animale:
- La famiglia affidataria è un porto sicuro lontano dai tumulti dei rifugi o del canile.
- L’animale può godere di una casa amorevole per dimenticare più in fretta i suoi traumi.
- Può essere educato e quindi preparato ancora meglio alla sua futura adozione.
- Non essendo “desocializzato” l’animale avrà più facilità a trovare una famiglia per la vita.
- Alcuni animali che non sopravviverebbero in canile o in un rifugio sopravvivono (ad esempio i gattini non svezzati). Per farla breve, diventare famiglia affidataria è buono per te, per le associazioni e per gli animali. Se vuo saperne di più ti invitiamo a chiedere informazioni alle associazioni della tua zona che potrebbero avere programmi simili. Condividi questo articolo e racconta a tutti di cosa vuol dire essere una famiglia affidataria! Il passaparola, che sia online o dal ivvo, è il miglior modo per lanciare un cambiamento.
Già affidatario? Stiamo cercando persone che vogliano condividere con noi la loro storia sul nostro blog o sui social media, quindi non esitare a metterti in contatto!