LA GUERRA DI CAPODANNO

LA GUERRA DI CAPODANNO

di Dunia Rahwan

 

31 dicembre, ore 23:59, manca un minuto all’inizio della guerriglia urbana. I fuochi d’artificio salutano il nuovo anno con botti ed esplosioni che per ore squarciano la notte e ci tengono con lo sguardo incollato al cielo, calamitati da uno spettacolo che secondo le stime del WWF ogni anno causa la morte di oltre 5.000 animali di cui l’80% selvatici, soprattutto uccelli. Esistono però anche spettacolari giochi pirotecnici che rispettano gli animali e l’ambiente.

 

 

LA NOTTE PIÙ SPAVENTOSA

Le restrizioni legate alla pandemia da Covid 19 vietano gli assembramenti, ma c’è da scommettere che anche questo ultimo dell’anno verrà inaugurato con sonori fuochi d’artificio. È uno dei momenti più critici per gli animali domestici e le loro famiglie, che assistono impotenti a scene di puro terrore.

La paura che prova un gatto o un cane non è poi così diversa dalla nostra, e anche come reagiamo. Mi viene in mente la mattina del 18 dicembre, quando a Milano si è sentito con chiarezza il boato di un terremoto e in un attimo siamo scappati tutti fuori dalle case, in strada: nell’immediato ha prevalso l’istinto di fuggire, mettersi in salvo, al pari degli animali che da millenni associano i rumori forti agli eventi pericolosi, quindi il tuono annuncia il fulmine e un gran baccano potrebbe essere generato da una frana, dall’abbattersi di albero oppure dall’attacco improvviso di un grande predatore. In questi casi, il primo impulso dell’animale è scappare lontano dal rumore.

Tornando ai petardi, personalmente salto dalla paura e tiro pure un urletto se me ne esplode uno vicino, e inaspettato, ma dopo un istante ricordo che non sto per morire, maledico il ragazzino che l’ha tirato e mi calmo, ma un cane, al contrario, quando sente un boato può spiegarselo solo come un chiaro segnale di allarme, e provare a fuggire! Certe tradizioni gli animali proprio non le capiscono…

 

ABBASSA IL VOLUME

Per i nostri amici domestici gli spettacoli pirotecnici sono pericolosi, soprattutto per i soggetti cardiopatici e anziani, che rischiano di avere un infarto. Secondo il report PAW 2020 sul benessere animale della PDSA (People's Dispensary for Sick Animals) il 22% dei proprietari di cani del Regno Unito ha un amico a quattro zampe che teme i fuochi d'artificio e circa 2,2 milioni di cani inglesi sarebbero ipersensibili ai botti. Sebbene le manifestazioni di stress durante i fuochi d’artificio siano più frequenti nei cani, si verificano anche in un gatto su tre; in questi casi gli animali hanno il battito cardiaco accelerato, tremori, attacchi di panico, eccessiva salivazione, improvvisa aggressività e comportamenti di fuga con perdita dell’orientamento. A volte fuggendo provocano incidenti stradali e si feriscono, e capita che la fobia dei botti permanga oltre la fine degli scoppi. I rumori forti infastidiscono cani e gatti soprattutto per la loro sensibilità uditiva, molto più sviluppata di quella umana. Noi percepiamo suoni da 20 a 20,000 Hz, mentre un cane arriva a sentire fino a 40,000 Hz negli ultrasuoni; quindi, ciò che risulta rumoroso al nostro orecchio per lui è un boato insopportabile. I felini domestici, poi, sono super predatori con un udito ancora più sofisticato, in grado di percepire gli ultrasuoni fino a 79.000 Hz per individuare il più piccolo movimento della preda al buio. I rumori molesti e i lampi di luce improvvisa infastidiscono anche gli animali da allevamento e provocano fughe di massa che spesso terminano contro recinzioni, veicoli ed edifici, mentre le mucche e le cavalle traumatizzate in gravidanza possono avere aborti improvvisi.

 

VADEMECUM PER GLI ANIMALI DOMESTICI

Se convivete con un animale domestico, cane gatto o criceto che sia, e siete preoccupati per lui, ecco qualche consiglio per tutelarlo a Capodanno, una lunga notte da passare assieme.

  1. Parlane con il veterinario. Se l’animale va in ansia per i botti non somministrate medicinali per tranquillizzarlo senza consultare il veterinario, che saprà consigliare la migliore terapia. 
  2. Microchip a cani, ma anche ai gatti. Grazie al dispositivo di identificazione sottocutaneo i fuggitivi saranno ricondotti ai loro proprietari, quindi dovrebbero averlo anche i gatti. Con cani molto timorosi è consigliata la pettorina antifuga, sicura contro ogni tentativo di evasione. 
  3. Esci di giorno. Con la luce ci sono meno scoppi, quindi concentrate le uscite durante il giorno e di sera limitatevi al giretto per i bisogni fisiologici. Nelle giornate più rumorose tenete sempre i cani al guinzaglio ed evitate le zone “calde”. 
  4. Mai fuori da soli. Anche se cani e gatti vivono all’esterno, durante gli scoppi ospitateli tra le quattro mura. Gli animali non devono mai essere lasciati all’esterno incustoditi e attenzione ai balconi aperti, potrebbero cadere nel disperato tentativo di scappare. Anche gli improvvisi bagliori di luce possono produrre un effetto dannoso, quindi chiudete le finestre e le imposte per oscurare i lampi e attutire gli scoppi.
  5. Lascia scegliere a lui. Siate pazienti e permettere all’animale di nascondersi dove ritiene più opportuno, fosse anche un posto di norma proibito o non frequentato. Lasciate tutte le porte aperte, permettetegli di venirvi vicino per essere rassicurato e accendete la musica o la televisione a un buon volume per camuffare i botti. 
  6. Relax. Rimanete tranquilli per trasmettere serenità all’animale, coccolatelo solo se lo richiede e non esagerate con le rassicurazioni. Provate a offrire al cane un buon masticativo di carne naturale, ottimo per gestire i momenti di stress. 
  7. Pronto, Polizia? Se l’animale scompare denunciate subito lo smarrimento alla Polizia Municipale, o ad altra Forza di polizia, e avvisate il Servizio Veterinario pubblico e i canili di zona.
  8. Andate in gita. Se potete, allontanatevi dai centri urbani per la notte di San Silvestro, i vostri animali ve ne saranno grati.
  9. Ricognizione mattutina. Il primo di gennaio gli spari sono cessati ma a terra restano i frammenti della guerriglia, che contengono metalli pesanti potenzialmente pericolosi per gli animali. Quindi controllate i giardini e attenzione a dove li liberate.

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ATTENTATO ALLA FAUNA SELVATICA

Gli uccelli sono gli animali selvatici più colpiti dai fuochi d’artificio, basta ricordare la strage avvenuta nel 2011 in Arkansas, quando oltre 5.000 itteri alirosse (Agelaius phoeniceus</span<) hanno perso la vita in seguito ai festeggiamenti di Capodanno. A causa delle esplosioni alcuni uccelli muoiono sul colpo di infarto, mentre altri scappano in preda al panico e di notte la mancanza di visibilità aumenta il rischio che sbattano contro case, lampioni e mezzi di trasporto. Inoltre, se si allontanano troppo dai posatoi notturni sono così disorientati che non riescono a tornare a casa. Gli effetti negativi dei fuochi artificiali sugli uccelli sono oggetto della ricerca belga Birds flee en mass from New Year’s Eve fireworks, che ha quantificato la reazione dei volatili per tre capodanni consecutivi scoprendo che poco dopo la mezzanotte migliaia di loro si sono alzati in volo per almeno 45 minuti raggiungendo altitudini di 500 metri: tutta fatica sprecata. Ma quando fa freddo e le risorse alimentari scarseggiano, ogni riserva energetica è indispensabile per sopravvivere.

 

UN COLPO ALL’AMBIENTE

Quando i fuochi d’artificio esplodono rilasciano nell’atmosfera elevate quantità di composti altamente pericolosi, come il perclorato d’ammonio e metalli pesanti tipo antimonio, bario, arsenico e piombo. Inoltre, visto che gli spettacoli pirotecnici si concentrano nella notte di Capodanno, la somma dei fumi velenosi emessi in poche ore fa schizzare a livelli fuorilegge i valori delle polveri sottili (PM10) e ultra-sottili (PM2,5), responsabili di gravi problemi respiratori e cardiovascolari.

Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), in Svizzera ogni anno i fuochi d’artificio emettono circa 300 tonnellate di polveri sottili, pari al 2% delle emissioni annuali complessive del Paese! Quando la festa finisce e i fumi velenosi vengono spazzati via dal vento, nell’ambiente rimangono per giorni le tracce dei metalli pesanti impiegati nei coloranti e ovunque si trovano disseminati i residui dei fuochi artificiali, che cadendo in mare diventano ancora più tossici perché l’alluminio a contatto con l’acqua salata può rilasciare sostanze nocive.

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L'ALTERNATIVA ECO

Pochi Comuni bandiscono i petardi, ma ci pensa l’articolo 703 del Codice penale, che proibisce di accendere fuochi d’artificio o lanciare razzi “in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa”, pena “un’ammenda fino a euro 103”, mentre “se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.” Insomma, sparare i botti sarebbe vietato…

Per gli irriducibili, però, esistono soluzioni più rispettose degli animali e dell’ambiente, come i fuochi d’artificio “silenziosi”, che riducono al minimo il rumore senza peccare in spettacolarità. L’alternativa è piaciuta ai canadesi di Banff, una località turistica nel Parco Nazionale delle Montagne Rocciose, per ridurre l’impatto dei festeggiamenti sulla fauna selvatica del territorio, dove vivono orsi, alci, lupi grigi, cervi e bisonti. In rete si trovano anche giochi pirotecnici silenziosi vegan, che non sono testati sugli animali, non li danneggiano e non rilasciano sostanze tossiche.

La nuova frontiera dei fuochi artificiali, però, è rappresentata dai silenziosi ed ecologici droni. Nel Firefly Drone Shows da 100 a 300 droni muniti di luce colorata compongono in cielo articolate coreografie che riproducono fedelmente le forme e i colori dei tradizionali fuochi d’artificio. Un’esibizione straordinaria accompagnata da un silenzio immenso.

La Natura ringrazia.

 

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