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Una trasfusione di sangue salva la vita… anche ai cani!

Una trasfusione di sangue salva la vita… anche ai cani!
Proprio come gli uomini anche i cani possono necessitare di una trasfusione di sangue per avere salva la propria vita. Incidenti, avvelenamenti e complicazioni di vario tipo che occorrono ai nostri amici a quattro zampe richiedono interventi tempestivi alla base dei quali si pone la necessità di conoscere il gruppo sanguigno dell'animale. Una verità tanto comprensibile a dirsi quanto poco messa in pratica dai possessori di cani: oggi solo un'esigua percentuale della popolazione canina italiana è stata sottoposta alla ricerca del gruppo sanguigno. E se la prudenza o l'amore per il proprio pet non dovessero essere sufficienti come incentivo alla donazione, accorre in aiuto di padroni e veterinari l'iniziativa DbD (DogBloodDonors) patrocinata dall'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ( ANMVI) e della Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani ( FNOVI). Si tratta di una banca dati di cani donatori di sangue che censisce il gruppo sanguigno dei nostri amici quadrupedi in maniera gratuita per proprietari e veterinari grazie al fondo solidale permanente di Almo Nature " Almore Fund". Tutti i cani grazie ad Almo Nature possono essere sottoposti alla ricerca gratuita del gruppo sanguigno recandosi dal loro medico veterinario. Quest'ultimo li identificherà come solo riceventi oppure come possibili donatori. Tutte le info per padroni e veterinari sono disponibili su www.dogblooddonors.it. L'identikit del perfetto donatoreIn nessun modo la donazione di sangue è dannosa per il nostro pet a patto che quest'ultimo soddisfi alcuni requisiti minimi. Tenendo presenti i medesimi presupposti validi per l'uomo – tutti i cani possono essere riceventi nel corso della loro vita mentre solo una parte di essi può donare il proprio sangue – occorre tenere presente alcune caratteristiche necessarie:• Età (il cane deve avere tra i 2 e gli 8 anni)• Peso (il cane non può pesare più di 25 kg)• Stato di salute (se si è a conoscenza di malattie in corso o se il nostro amico a quattro zampe sta eseguendo una terapia farmacologica si sconsiglia la donazione).Qualora il donatore venisse contattato dal medico veterinario, non si può ignorare la valenza dell'esame preliminare al quale il più fedele dei quadrupedi verrà sottoposto al momento della donazione. Esami che potrebbero anche scovare patologie non note, rivelandosi al contempo uno strumento di diagnosi precoce e così il cane donatore sarà un cane molto più controllato. La trasfusione di sangue: nessuna paura per il nostro petAssodata la totale assenza di rischi successivi ad una trasfusione – proprio come accade agli uomini una lauta colazione compensa la perdita di sangue – anche i padroni più ansiosi possono affidare senza remore il proprio pet nelle mani del veterinario. Quest'ultimo, dopo aver sondato lo stato psicofisico dell'animale, dà il via alla trasfusione vera e propria in maniera pressoché indolore ed in un ambiente totalmente sterile. Di certo non soggetto alle fobie da aghi proprio come gli uomini, il cane può subire il prelievo di sangue dalle vene giugulari, quindi a livello del collo, oppure dalle vene cefaliche a livello di arti anteriori, a seconda di come si mostra maggiormente a suo agio.In non più di dieci minuti ed in un clima di serenità per l'animale si possono ottenere 350 ml di sangue pronti per essere conservati ed eventualmente donati a più sfortunati quadrupedi. Un quadro ben più che tranquillizzante che trova conferma dal punto di vista più autorevole, nella prima testimonianza di alcuni veterinari come i dottori Letizia Venturoli, Camilla Cocchi e Giovanni Semprini della Clinica Veterinaria Privata CENTRO VETERINARIO BOLOGNESE s.r.l, che stanno lavorando a supporto della DbD: ‘Sono tanti i proprietari che con la loro generosità, lasciando il proprio animale a disposizione hanno reso possibile l'allestimento di un'emoteca efficiente che garantisce la presenza di prodotti emoderivati sempre disponibili per le emergenze di pronto soccorso e per l'unità di terapia intensiva. Un piccolo gesto può fare tanto!!!!'. Che aspettate a compiere un gesto di generosità che, come insegnano i percorsi della vita umani e non solo, può tornare indietro in maniera raddoppiata?