100 cani da guardiania in difesa del gregge e a tutela del lupo: accordo con DifesAttiva
Una collaborazione nata con l'obiettivo di ridurre il conflitto, sempre più acceso, tra gli allevatori della provincia di Grosseto e il lupo (Canis Lupus).
Produttori agricoli, tecnici e ricercatori che lavorano insieme per preservare la ricchezzadella biodiversità e delle attività produttive tradizionali nella Maremma toscana. Una sinergia che potrebbe diventare un modello da esportare in altre terre di lupie di eccellenze agricole.Questo e molto altro è DifesAttiva, un'associazione nata nell'ambito del progetto europeo Life Medwolf, rivolto in maniera specifica a questa area della Toscana e ad altre duein Portogallo. L'obiettivo condiviso è strutturare la coabitazione tra predatori e spazi antropizzati, attraverso le tecniche di prevenzione, il monitoraggio del territorio e il lavoro di formazione e informazione di tutti gli individui coinvolti. La passione e la competenza di queste persone ci hanno portato a voler approfondire e sostenere il loro operato.Una collaborazione che nasce dalla voglia di lanciare un messaggio comune, - spiegano Francesca Barzagli, allevatrice e presidente di DifesAttiva, e Camila Arza Garcia, responsabile del progetto Farmers&Predators di Almo Nature - per proteggere il greggee permettere così all'allevatore di poter offrire prodotti di alta qualità. Una strategia che non porta a zero il danno da predatori, ma ci permette di ridurlo e garantisce un migliore pascolo al bestiame, grazie all'impegno di sviluppo tramite l'utilizzo dei cani da guardiania ma anche attraverso la vigilanza diretta dell'allevatore. Le attività agricole zootecniche devono poter andare avanti e lo devono poter fare con il raggiungimento di un duro e difficile equilibrio con l'ambiente e nel rispetto della biodiversità".
La Maremma: qualità e quantità.
Secondo i dati dell'ultimo censimento dell'agricoltura del 2016, l'area grossetana da sola rappresenta circa la metà del patrimonio ovino dell'intera Toscana, con una stima di 199.300 pecore distribuite su circa 1.100 aziende. Con il loro latte si producono ogni anno circa 36.000 quintali di Pecorino Toscano DOP (Denominazione di Origine Protetta). Quello degli allevatori non è però un lavoro semplice. Tanto i produttori diretti quanto quelli che vendono la materia prima alle aziende che la lavorano, oltre a subire il ribasso del prezzo del latte, molto spesso devono sostenere le spese dovute ai cambiamenti climatici e ad altri fattori ambientali, come l'ondata di siccità del 2017. A tutto ciò si aggiunge l'importanza di salvaguardare il benessere del bestiame, fondamentale per garantire la qualità del latte.Ed è qui che intervengono i cani da guardiania.
Grazie al loro contributo è possibile prevenire che gli ovini vengano stressati dalla presenzao dagli attacchi della fauna selvatica al pascolo.Lavoriamo con impegno ogni giorno per ricavare dalla nostra terra prodotti di qualità, - ci spiega ancora Francesca Barzagli. - perciò abbiamo bisogno che le attività agricole e il gregge vivano in piena armonia con il territorio, senza subire attacchi. E i cani da guardiania sono da sempre i migliori alleati “in campo" per gli allevatori, e dei compagni fidati per le pecore. DifesAttiva è sempre aperta all'adesione di altri allevatori per costruire insieme un futuro migliore e teso al benessere del bestiame e al riconoscimento del lavoro virtuoso delle aziende".